Diari giapponesi - 11 Ottobre 2007 - Kamakura - Hachiman-gu - 鶴岡八幡宮

Eravamo giunti all'ingresso del grande santuario shintoista Tsurugaoka Hachiman-gu, un elegante complesso di edifici vermiglio fatto costruire da Minamoto Yoritomo nel 1180, dopo aver disposto la rimozione e lo spostamento dei suoi edifici originari, costruiti dal suo antenato Minamoto Yorihoshi a partire dal 1063 nell'area chiamata Zaimozuka.

Minamoto Yoritomo, (chi legge un pò di materiale a tema nipponico lo avrà letto fino alla nausea), fu il fondatore dello shogunato Kamakura e, come tutti i personaggi che hanno costituito un momento di svolta nella storia di un paese, ha profondamente inciso sulla città, la sua urbanistica ed i suoi edifici. Lo Tsurugaoka fu collocato in una zona che ospitava un precedente tempio buddhista, di dimensioni maggiori del complesso attuale.

Al santuario si accedeva tramite un ponte di pietra a campata curva, oggi non transitabile, affiancato da un ponte lineare che costituisce l'entrata attuale. Si dice che il ponte curvo fosse riservato al solo shogun, mentre tutti gli altri dovevano usare un ponte piatto analogo all'entrata odierna.



Nella bella foto di Kirainet, (photo used under CC license, see the original here), si vede la curca del ponte di pietra e, sullo sfondo le moli rosse degli edifici alto e basso (Mai-den) dell'Hachiman-gu.
La parte del nome Hachiman è una dedica all'omonima divinità guerriera, protettore dei Minamoto, usciti vincitori da un lungo conflitto dinastico con la casata rivale degli Heike.



Il viale che porta al primo edificio è un lungo lastricato di pietra sui cui, a seconda dei periodi dell'anno si affacciano molte bancarelle (nella foto se ne vedono a malapena due).



L'edificio Mai-den è stato ricostruito di recente. Originariamente risaliva al periodi del già citato Minamoto Yoritomo ed è sostanzialmente una sorta di palcoscenico costruito sopra l'originale, dove - vuole la leggenda - nel 1186 Yoritomo obbligò, Shizuka, amante di suo fratello e rivale Yoshimitsu a danzare per lui ed suoi samurai. A questa danza è legata un'intricata vicenda di corte e faida familiare, di cui potete leggere in vari libri in lingua inglese, tra cui la Japan: rough guide.



Uno sguardo più ravvicinato mostra meglio la funzione scenica di questa sorta di "palco coperto".



Questo gigantesco mobile in legno contiene botti di sakè. La presenza, nello scaffale inferiore, di moderne lattine affiancate alle botti tradizionali mi ha fatto pensare anche alla birra (sakè in lattina, possibile?), ma questa possibilità è assai remota. Se qualcuno alla lettura può chiarire l'argomento mi farà felice!

Una curiosità: l'uso delle botti per il sakè fu abbandonato in favore di fusti d'acciaio smaltati a partire dal 1907. Il governo giapponese intraprese una campagna contro le botti di legno perchè causa di possibili infezioni batteriche inoltre introdusse una tassa sull'uso delle botti in legno, accusate di "perdere" in evaporazione circa il 3% del prodotto contenuto al loro interno, la quale altrimenti avrebbe potuto essere tassata. Fu questo forse il motivo per cui i produttori si rassegnarono all'introduzione del moderno contenitore in acciaio.


Oltrepassato il Mai-den si arriva a una grande scalinata, alla cuni sinistra potrete vedere il Gingko millenario, scenario inconsapevole di un'altro intrigo legato al clan di Minamoto. (se siete curiosi, vi rimando al sempre dettagliatissimo post di Nicola). Al termine della scalinata si giunge all'edificio principale, lo hongū, posto in linea con il Mai-den, con le colline a nord ed il mare a sud, linea evidenziata dal grande viale Danzakura che conduce dal santuario al mare e ricade direttamente sotto l'amministrazione del santuario. Alla sinistra dell'edificio principale trovate un'ala che contiene i mikoshi (神輿), piccoli santuari che vengono portati a spalla durante i matsuri, il cui uso viene fatto risalire al 750 circa, ed un museo contenente oggetti in uso durante il periodo Kamakura, tra cui parti di armature, scritti, kimono ed elmi.
I più giudicano questo mini museo evitabile, ma per poco più di un euro dell'epoca (1 eur ~= 170 yen), spendere 200 yen per una visita veloce mi è parso accettabile, sebbene il museo in sè non fosse entusiasmante.



Uno dei tamburi usati durante i matsuri: il più famoso di svolge tra il 14 ed il 16 settembre e prevede, tra le altre cose un'esibizione del tradizionale tiro con l'arco a cavallo, lo yabusame, praticato da cavalieri in costume antico l'ultimo giorno del festival.
A Gennaio, gli arcieri si sfidano in una gara di tiro a piccoli bersagli che riportano il kanji di oni. Ogni bersaglio colpito rappresenta un oni scacciato.
Durante le festività per il Capodanno, il tempio riceve quasi due milioni di visitatori.



Sopra, la scala che porta piccolo museo. Poco prima troverete delle cappellette dove sono tenuti i mikoshi.




Queste bandiere si trovano nella zona dei laghetti del santuario. Purtroppo non sono riuscito a capire la loro funzione e significato. Mi viene il sospetto che fossero ancora lì dopo il termine del matsuri di metà Settembre e che in qualche modo simboleggino lo scontro tra Minamoto ed Heike: ma queste sono solo mie elucubrazioni dunque ritenetevi avvertiti ^^

Resto ancora in attesa che qualcuno mi aiuti a fare chiarezza sul mistero!
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About Andrea Castello

Time traveller, dev, Rory's dad, old surrealist guy from Sardegna, Italia
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